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ENDODONZIA DENTALE A CEGLIE MESSAPICA IN PUGLIA
Denti belli dentro e fuori!
L’endodonzia si occupa dei tessuti interni del dente e dei relativi trattamenti permettendo, laddove ne sussistano le condizioni, di salvare il dente.
Questo trattamento si rende necessario quando la polpa dentaria – meglio nota come nervo del dente - è infiammata o infetta per un danno provocato da una carie profonda o da un trauma che ha provocato una frattura o incrinatura profonda.
In questi casi, se non si interviene tempestivamente la cavità prodotta dalla carie si ingrandisce e si estende finché la polpa viene raggiunta dai batteri con trasformazioni irreversibili dovute all’infezione.
A questo stadio la terapia endodontica (devitalizzazione) consente di salvare il dente evitando l’estrazione.
Vi consigliamo un controllo periodico poiché se è vero che la sintomatologia caldo-freddo accompagnata da un dolore più o meno localizzato può essere un indice evidente della presenza di una carie in stato avanzato, è pur vero che la carie, nei primi stadi, può non dare alcun segno precoce della sua presenza.
Nei casi più gravi pertanto la soluzione non è più la rimozione della parte cariata e un’otturazione più o meno estesa, ma è necessario il trattamento endodontico.
Che cos’è il trattamento endodontico?
Esso consiste nell'asportazione della polpa del dente, ricca di vasi sanguigni e di terminazioni nervose, e nella disinfezione e allargamento del canale radicolare con successivo riempimento con materiale e metodi all'avanguardia.
Le fasi operative sono:
radiografia endorale per visualizzare la forma, la lunghezza e il numero di radici dell'elemento dentario interessato;
anestesia, montaggio della diga e apertura della camera pulpare;
sondaggio dei canali radicolari con strumeti manuali (k-file) e rotanti in nickel-titanio selezionati in rapporto alla difficoltà del caso - path-file, protaper, wave-one, ecc ;
verifica della lunghezza e del diametro apicale dei canali radicolari con rilevatore d'apice;
sterilizzazione con ipoclorito e asciugatura e chiusura dei canali con guttaperca termoplastica tramite l'uso del system-B;
radiografia di controllo e otturazione provvisoria della cavità di accesso;
In seconda seduta, otturazione definitiva della cavità di accesso con materiali
compositi ed eventuali perni endo-radicolari in fibra di vetro o carbonio.
In alcuni casi è opportuno proteggere il dente trattato con una capsula o un intarsio in composito.
Quanto tempo richiede?
Per i casi non complessi il trattamento endodontico si svolgerà in una sola seduta. Mediamente si impiegano 60 minuti.
Sintomatologia post terapia e complicazioni
Sarete informati di ogni possibile sintomo successivo alla terapia.
Un indolenzimento o un leggero gonfiore possono comparire dopo la terapia, eseguita sempre in anestesia locale, ma sono facilmente controllabili con un comune analgesico.
In questi casi vi consiglieremo di assumere analgesici - tipo Oki, Aulin, Brufen, Tachipirina, ecc..
Raramente, in radici particolarmente infette, può svilupparsi un ascesso con dolore e gonfiore e sarà opportuno ricorrere all'assunzione di antibiotici (tipo penicilline di ultima generazione, Macrolidi, ecc) e di analgesici, con le modalità che non mancheremo di prescrivervi.
Ritrattamento:
Spesso un trattamento endodontico, se non bene eseguito, può provocare: dolore alla pressione, comparsa di ascessi ripetuta nel tempo, presenza di una fistola nella zona corrispondente all'elemento interessato.
Sottoponendovi a un controllo sarà, quindi, possibile verificare la necessità di un ritrattamento del dente.